12/01/2009
Conferenza stampa unitaria di CGIL CISL UIL
Si è tenuta l'annuale e tradizionale conferenza stampa unitaria di CGIL CISL UIL di Cagliari, presso la sede della UIL.
Rinaldo Mereu, segretario della Uil, ha svolto un'articolata relazione, a nome delle tre sigle, nella quale è stato messo in evidenza il difficile momento sociale ed economico, vissuto dalla Sardegna e dalla provincia cagliaritana: aumento delle povertà, della disoccupazione, delle ore di cassa integrazione. Tutto ciò è dovuto a cause endogene ma anche agli effetti della crisi internazionale che sta cominciando a far sentire i suoi effetti sul territorio cagliaritano.
La ricetta è quella di lavorare insieme, Istituzioni e forze sociali sindacati in testa, per superare la crisi.
Il segretario della Cisl Fabrizio Carta, rispondendo alle domande della stampa, ha messo in evidenza tre fenomeni:
- l'invecchiamento della popolazione a Cagliari e nell'hinterland; l'indice di vecchiaia (il rapporto tra under 14 e over 65) si attesta su 203;
- l'aumento dell'indice della povertà relativa (reddito di 970 euro mensili per una famiglia di due persone) passato in tre anni dal 16,5% al 22,9% (dato istat). Il che vuol dire che nella provincia i poveri sono oltre centomila.
- il dato dell'inflazione nel capoluogo cagliaritano che, nonostante la frenata dei prezzi dell'ultimo mese, penalizza le fasce più povere. Il fatto grave è che questo accade in un territorio nel quale vi è un altissimo numero di supermercati.
Si tratta, a parere della Cisl, di tre fenomeni che creano una miscela esplosiva che deve essere disinnescata.
Occorre perciò aprire una trattativa ed un tavolo permanente con le associazioni dei consumatori, con il sindacato dei pensionati e quello confederale, con la Federdistribuzione e con il sistema degli enti locali (Cagliari in testa con il suo ruolo di città metropolitana).Non basta chiamare Mister Prezzi, ma occorre prendere provvedimenti concreti per ridurre i prezzi e le tariffe e venire incontro alle fasce di lavoratori e pensionati più deboli.
Il segretario della Cisl ha posto l'accento anche sul recente fenomeno degli immigrati - rifugiati politici costretti a bivaccare all'addiaccio, perchè la società cagliaritana nel suo complesso non ha risposto a questi bisogni, denotando impreparazione e insensibilità.
Mentre per quanto attiene alle iniziative su Betile, Tuvixeddu etc, è stato osservato che il sindacato mai è stato chiamato ed informato sulla consistenza dei progetti, arenati per diatribe politiche tra Regione e Comune di Cagliari o per contenziosi giudiziari che bene sarebbe superare nell'interesse della collettività. E' tutto fermo e ciò danneggia l'economia ed il sostegno ai redditi. Né aiutano le crisi della Regione, della Provincia, pur rientrata, e del Comune di Cagliari la cui attività appare bloccata, da mesi, in relazione alle prossime elezioni.
In una dichiarazione rilasciata ad un'emittente locale, inoltre, il segretario della Cisl ha denunciato ancora una volta l'indifferenza delle Istituzioni per la chiusura del bacino di carenaggio della Moby: fatto grave non solo per la perdita
di venti posti di lavoro, di per sé traumatica, ma anche perché scompare dall'orizzonte la possibilità di investimenti in un settore che potrebbe portare ricchezza alla provincia cagliaritana.