23/01/2009
Il 29 gennaio alle ore 10,30 al Lazzaretto a Sant'Elia: L'albero del lavoro.
In continuità con le recenti iniziative (Carta di Zuri, Convegno Hotel Mediterraneo, Natale alla mensa dei poveri) a contrasto delle povertà, le associazioni della carta di Zuri organizzano per il 29 gennaio ore 10,30, presso il Lazzaretto di Sant’Elia un’iniziativa simbolica, denominata “L’Albero del lavoro”.
Nel corso della manifestazione, le associazioni aderenti (Acli, Caritas, Cisl, Uil, Col diretti, Pastorale del Lavoro) presenteranno le proprie proposte da portare all’attenzione dei candidati alla Presidenza della Giunta Regionale.

LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI DELLA CARTA DI ZURI
Le Associazioni impegnate nella lotta alla povertà e per la dignità della persona e del lavoro chiedono di inserire nella manovra finanziaria di bilancio per il 2009 le seguenti proposte:
- CONSORZIO FIDI SOCIALE
Le associazioni che lavorano nel sociale ritengono utile e necessario un Consorzio Fidi Sociale per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica. Gli interventi previsti riguardano la concessione di micro-crediti per l’acquisto di beni e servizi primari. La costituzione e la gestione del Consorzio Fidi Sociale deve avvenire attraverso il sostegno della Regione Sardegna.
- REDDITO DI CITTADINANZA
Questo strumento è destinato al disoccupato o all’inoccupato con un reddito familiare insufficiente a garantire le primarie esigenze familiari. Si tratta di un intervento limitato nel tempo, e che prevede uno specifico percorso formativo per la collazione o ricollocazione nel mercato del lavoro, anche attraverso uno specifico servizio di tutoraggio. L’entità del reddito assegnato è di Euro 500,00 mensili; vincolato alla reale effettuazione del percorso formativo o di aggiornamento, e all’accettazione del lavoro individuato per la ricollocazione.
All’atto dell’accettazione l’interessato firmerà una specifica convenzione. Con l’Ente Locale titolare dell’attuazione dell’intervento.
- NON AUTOSUFFICIENTI
§Assistenza domiciliare
L’intervento in essere va potenziato garantendo un maggior numero di ore di assistenza e rafforzando l’organico delle cooperative. Si tratta quindi di soddisfare le maggiori necessità dei non autosufficienti e delle famiglie attraverso un incremento delle risorse finanziarie e delle figure professionali a disposizione delle cooperative.
§Assistenza domiciliare integrata
Anche per questo intervento è indispensabile rafforzare gli organici e costituire attraverso le ASL e i Distretti un’equipe autonoma altamente specializzata (sul versante sanitario e su quello della socializzazione e dell’approccio con un’utenza del tutto peculiare) in grado di coprire adeguatamente e in tempi reali la domanda di Assistenza dei non autosufficienti e delle famiglie. Inoltre è necessario migliorare la disponibilità dei presidi e ausili medici, messi a disposizione delle ASL. Si tratta inoltre di garantire un migliore coordinamento tra il servizio ADI e gli operatori impegnati nel territorio (assistenti sociali, medico di famiglia e cooperative sociali), quindi un miglior raccordo tra le equipes socio sanitarie.
§ Badanti
Il contributo della Regione a favore di quanti hanno in famiglia il servizio di cura di una badante deve essere incrementato ed adeguato alla necessità di rafforzare questa specifica misura per venire incontro alle maggiori spese della famiglia e per incentivare la piena contrattualizzazione del lavoratore o della lavoratrice. Conseguentemente, la Regione e il Comune potranno rilasciare un «certificato liberatorio» attestante il pieno rispetto delle condizioni contrattuali. Documento, quest’ultimo, per poter usufruire delle provvidenze pubbliche.
- PIANO PER IL LAVORO
In considerazione della lunga stagnazione economica e della crisi finanziaria internazionale il pericolo imminente per l’Isola è una fase di recessione che potrà vanificare l’incremento occupazionale attraverso i meccanismi della crescita economica. È quindi indispensabile far fronte alla domanda di lavoro attraverso strumenti e misure, anche di tipo congiunturale. Nello specifico si tratta di disporre un piano di lavoro, non assistenziale, soprattutto per diplomati e laureati, atteso che sono in essere strumenti quali i cantieri lavoro che intervengono per le figure più deboli del mercato del lavoro. Per questi ultimi è utile incrementare le risorse a disposizione dei Comuni e accelerarne la spendita.
Per quanto concerne la disoccupazione intellettuale e femminile le direttrici di intervento possono essere: lo sviluppo rurale, il turismo sociale, la filiera della formazione e dell’istruzione, e dell’assistenza tecnica.
- IMMIGRATI
Per rafforzare il processo di integrazione e inclusione sociale degli immigrati si propongono:
§ Un Consorzio Garanzia Fidi per il microcredito e il sostegno all’imprenditorialità;
§ L’albo regionale dei mediatori culturali;
§ Lo sportello unico per l’immigrazione;
§ Misure per favorire l’accesso alla casa;
§ Attività formative di alfabetizzazione di base e sulla conoscenza della lingua italiana;
§ Servizi socio-sanitari per le situazioni di forte disagio.
- GRUPPI D’ACQUISTO SOLIDALE
Sostegno alla promozione e costituzione dei gruppi di acquisto solidali. Si tratta di uno strumento che riduce le intermediazioni tra produttore e consumatore, sostiene le produzioni locali, contrasta l’impatto del caro-vita e indirettamente tutela il reddito familiare.
- CASA DEL SOCIALE
Il diritto alla casa, a un prezzo accessibile ed equo, può essere sostenuto con le sinergie e le opportunità da attivare attraverso consorzi di famiglie ed imprese che costruiscono nei lotti messi a disposizione dai Comuni e con l’intervento della Regione sia sugli espropri che sull’abbattimento degli interessi.

- SOSTEGNO E PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Lo spopolamento delle aree interne ed economicamente marginali va combattuto anche attraverso una defiscalizzazione delle attività produttive, che la Regione deve negoziare con lo Stato e l’Unione Europea. Gli ambiti di intervento riguardano soprattutto le risorse locali. E’ fondamentale però che la Regione sostenga anche il rafforzamento dei servizi primari. In questa direzione le fattorie sociali e didattiche sono un esempio da promuovere come valorizzazione di una nicchia produttiva e di servizio.
- ACCELERAZIONE DELLA SPESA
Soprattutto sugli interventi e sulle misure riguardanti il contrasto della povertà è fondamentale garantire una tempestiva capacità di spesa proprio per non vanificare il significato e l’efficacia di queste poste di bilancio. Talvolta, infatti, nel valutare l’intervento, l’attenzione è rivolta solo agli obiettivi in esso contenuti e non anche ai tempi di spesa.