Il Congresso della FNP di Cagliari, svoltosi il 23 gennaio nei locali dell'Hotel Panorama e che ha visto la partecipazione di 70 delegati in rappresentanza di oltre 15000 iscritti, ha confermato nella carica di segretario generale, Augusto Mameli e componenti la segreteria Ignazio Poddighe, Achille Trogu. La segreteria è stata completata con l'entrata di Assunta Artizzu.
Il Congresso è stato aperto con il ricordo commovente di Salvatore Cuboni, segretario di lega di Pirri, recentemente scomparso. "Anche per gli anziani una vita dignitosa" è stato il titolo della relazione introduttiva del segretario uscente, Augusto Mameli.
Una relazione ampia, completa che ha passato in rassegna le problematiche generali e quelle vissute dagli anziani e dagli associati della FNP che rappresentano una ricchezza per l'intera società, con il loro straordinario bagaglio di esperienza.
Il segretario, dopo aver auspicato la fine delle ostilità in Palestina che tante vittime innocenti hanno fatto, ha analizzato la situazione economica e sociale, a seguito della crisi finanziaria mondiale che ha determinato un impoverimento generalizzato, incidendo negativamente sui redditi dei lavoratori e dei pensionati. Già oggi l'importo medio delle pensioni in Sardegna non supera i 500 euro mensili e la FNP si batte per poter mantenere il potere d'acquisto delle pensioni, decurtate negli ultimi 15 anni del 35%. I risultati ottenuti con l'accordo di luglio del 2007, che hanno introdotto la 14^ e la possibilità di contrattare per i pensionati, sono stati di fatto vanificati dalla caduta del Governo ed ora occorre esercitare una forte pressione sul nuovo Governo per ottenere risultati concreti. La relazione ha mosso forti critiche ai recenti provvedimenti del Governo sia per l'insufficenza delle risorse stanziate, sia per l'utilizzo di strumenti quali la social card o il bonus famiglia che sembrano più un'elemosina, costrringendo gli utenti a percorrere un iter burocratico assurdo, mentre sarebbe stato necessario, invece, dar corso ad interventi strutturali.
Anche la Sardegna vive una fase difficile con tassi di occupazione troppo bassi, specie per il segmento femminile, mentre la disoccupazione e la povertà sono in aumento.
La ricetta, a parere della segreteria FNP, è quella di rilanciare la concertazione territoriale con la valorizzazione del ruolo delle associazioni e del sindacato che deve diventare parte attiva e mirare ad obiettivi di sviluppo economico, di crescita dello stato sociale nelle aree della sanità, assistenza e di contrasto alle povertà: puntare sulle politiche sociali vuol dire sviluppare il tasso di occupazione.
L'approvazione della legge regionale 23/2005, che ha formalmente recepito la legge 328 è stato un momento importante per la Sardegna perchè ha colmato ritardi di anni. La FNP, insieme alla CISL, ha partecipato ai tavoli del PLUS, attraverso i quali si sono ottenuti risultati apprezzabili, quali la costituzione dei punti unici di accesso, di primo, secondo e terzo livello. Naturalmente ancora tanto c'è da fare in merito al punto unico di prenotazione e sulle non autosufficenze. Anche le risorse, stanziate dai comuni per i PLUS, appaiono insufficienti (solo il 20%).
Nella relazione, Augusto Mameli ha assicurato l'impegno della FNP di essere presente in modo attivo nei tavoli e a realizzare momenti di confronto tra categorie e i territori.
La lega, a parere di Mameli, deve diventare il punto di riferimento della Cisl, specie nei piccoli Comuni, almeno per le politiche sociali, rappresentando anche le istanze confederali nella vertenzialità.
Nell'ultima parte della relazione, Mameli si è soffermato sullo sforzo organizzativo messo in campo dal sindacato dei pensionati per migliorare le sedi e dare migliori servizi agli utenti e ai pensionati in genere, anche attraverso il contributo dell'INAS, del CAF e del sistema servizi della Cisl. Anche per questo occorre puntare sulla formazione e utilizzare le potenzialità dell'ANTEAS, l'associazione di volontariato della FNP e della CISL. Nei prossimi mesi verranno anche realizzati progetti di proselitismo specie nell'area metropolitana di Cagliari, nella quale vi sono ampi spazi di sindacalizzazione.
Infine un saluto finale è stato rivolto ai colleghi del Medio campidano, dopo anni di battaglie comuni, che dal 27 gennaio continueranno il loro cammino in una struttura sindacale autonoma.
Dopo la relazione, sono intervenuti l'assessore alle politiche sociali della provincia, Quaquero, la presidentessa dell'ANTEAS Cagliari, Elena Sitzia, e numerosi delegati, tra i quali Maria Luisa Pirarba.
Dopo l'intervento del segretario generale della Ust, vi sono state le conclusioni della segretaria nazionale, Maria Di Quattro.
nota a cura della Cisl di Cagliari.