29/01/2009
Crisi a Tiscali: comunicato unitario.
Il giorno 27 gennaio u.s. si è svolto l’ incontro tra Tiscali Italia e le Segreterie nazionali SLC FISTEL UILCOM, unitamente alla RSU, come previsto dalle procedure attivate dalle OO.SS. per la proclamazione delle iniziative di sciopero.
L’Azienda ha confermato la necessità di ottenere risparmi nel corso del 2009 per 40 Mln/€ ,di cui 13 sul costo del lavoro, focalizzandosi, con i relativi investimenti, sulle attività che generano valore e redditività. A tal proposito l’AD del Gruppo ha dichiarato che il Piano Industriale per il rilancio di Tiscali Italia è pronto, verrà presentato a breve alla comunità finanziaria, e si strutturerà su un perimetro di business ben definito ADSL + VOCE + MVNO concentrandosi sulle aree ad accesso diretto con redditività immediata. L’obbiettivo primario rimane il conseguimento di condizioni di bilancio tali che consentano a Tiscali Italia, per il 2010 e gli anni successivi, di stare sul mercato italiano delle TLC.
A fronte delle precedenti dichiarazioni di novembre scorso relative ad una eccedenza di personale pari a 250 risorse, l’ Azienda ha comunicato che permangono circa 60 eccedenze.
Dichiara inoltre che sono stati cessati in questi ultimi mesi 89 rapporti di lavoro a Tempo Indeterminato (con esodo volontario incentivato) e 32 collaborazioni; inoltre, per effetto di operazioni di internalizzazione di attività (tra cui una minima parte dell’ HDT) si possono ricollocare 70 lavoratori attraverso processi di mobilità professionale. In riferimento alle eccedenze rimanenti rispetto al numero iniziale, Tiscali Italia ha chiesto a SLC-FISTEL-UILCOM di trovare percorsi condivisi.
Le OO.SS. hanno rimarcato come lo strumento degli esodi volontari incentivati abbia prodotto ottimi risultati anche in Tiscali Italia così come in altre aziende del settore TLC, e che, coerentemente con le posizioni assunte in altre crisi aziendali, esso rimane l’unico strumento condivisibile per far fronte ad esuberi determinati da riorganizzazioni aziendali, concordando quindi, per consentire di poter affrontare il 2009 scongiurando processi traumatici di riduzione del personale, di proseguire su questa strada sino al raggiungimento di ulteriori 60 esodi incentivati.
Inoltre SLC-FISTEL-UILCOM hanno rappresentato all’Azienda che i processi di mobilità professionale, laddove necessari, richiedono molta attenzione per il corretto rispetto delle norme contrattuali e per la corretta erogazione della formazione; processi questi che il sindacato non può delegare in bianco all’Azienda.
La discussione e il confronto hanno determinato inoltre che tutto il processo di ricollocazione professionale viene condiviso tra Azienda e RSU attraverso un osservatorio che esaminerà anticipatamente i progetti riorganizzativi dei settori aziendali valutandone le corrette ricadute sui lavoratori interessati con particolare riferimento ai percorsi formativi necessari.
Pertanto SLC-FISTEL-UILCOM, pur non attenuandosi la preoccupazione per un futuro incerto di tutta l’azienda, accolgono con tutte le riserve del caso, la possibilità di gestire una così difficile riorganizzazione senza la minaccia di licenziamenti coatti o interventi di cassa integrazione, considerano un indubbio successo dei lavoratori aver convinto l’Azienda ad accantonare strumenti diversi dall’ esodo volontario incentivato, orientandola alla ricollocazione delle risorse agendo su internalizzazione e cessazione di consulenze esterne.
Nei prossimi giorni verranno convocate le assemblee per una più dettagliata informativa.